News

imageimageimage

NON FUMARE, C’È PIÙ GUSTO!

Martedì 31 maggio si è celebrata la Giornata Mondiale Senza Tabacco indetta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Le malattie collegate al fumo rappresentano una delle problematiche più severe della sanità anche nel nostro Paese. Si stima che le morti collegate al fumo in Italia siano circa 83 mila, di cui circa 30 mila a livello polmonare, in un solo anno. Il fumo è responsabile di molte patologie croniche respiratorie (bronchite cronica ostruttiva, enfisema), cardiovascolari (infarto, ischemia) e neoplastiche.
La LILT, Sezione Provinciale di Asti, si è mobilitata per sensibilizzare la popolazione sui danni alla salute provocati dal fumo delle sigarette ed ha organizzato una camminata per le vie della città a cui hanno aderito volontari e cittadini che per l’occasione hanno indossato una maglietta su cui era riportato lo slogan “Smetti di fumare, c’è più gusto” “ Quando fumi, tutto sa di fumo”.
Durante la camminata alcuni rappresentanti del gruppo di cammino della LILT si sono recati in Municipio ed hanno donato la “maglietta anti-fumo” al Sindaco Fabrizio Brignolo che ha sottoscritto l’impegno di promuovere, a fianco della LILT, una campagna d’informazione sui danni del fumo tra la popolazione ed in particolar modo tra i giovani.
In Italia, secondo i dati illustrati il 31 maggio 2016 dall’Istituto Superiore di Sanità, i fumatori sono 11,5 milioni, il 22,0% della popolazione, di cui 6,9 milioni sono uomini (il 27,3%) e 4,6 milioni sono donne (17,2%). I fumatori, rispetto al 2015, sono aumentati: gli uomini sono passati dal 25,1% del 2015 al 27,3% del 2016, le donne dal 16,9% del 2015 al 17,2% del 2016.
Il consumo medio giornaliero è di 13 sigarette, ma il 45% dei fumatori fuma tra le 10 e le 19 sigarette al giorno.
Il 71,1% dei fumatori ha acceso la prima sigaretta tra i 15 ed i 17 anni. Il 13,8% dei fumatori ha iniziato a fumare addirittura prima dei 15 anni.
Il motivo per cui si accende la prima sigaretta è legato all’influenza dei pari: il 60,7% dei fumatori, infatti, ha iniziato perché influenzato dagli amici o dai compagni di scuola.
Da questi dati si comprende come sia importante elaborare strategie specifiche per aiutare gli adolescenti ad adottare stili di vita corretti e salutari.